Antoine e Clément Bouret sono gli ultimi eredi della famiglia Pertois-Lebrun. Stanno continuando il lavoro iniziato dalla zia Odile Pertois, sorella della mamma, che si è presa cura delle vigne fino al loro rientro e, adesso, è andata meritatamente in pensione. Clement, arrivato in azienda 12 anni fa, si occupa delle vigne e della produzione, Antoine, che lo ha raggiunto nel 2013, della parte commerciale.
Il domaine è costituito da 9ha, tutti piantati a Chardonnay le cui vigne sono ubicate in 5 Grand Cru e 2 Premier Cru con una produzione totale di 20/25.000 bottiglie. Il resto delle uve viene venduto.
La parola d’ordine è: eccellenza. Antoine e Clément sono ben consci del fatto che lo Chardonnay può regalare Champagne meravigliosi ma ha bisogno di tanto invecchiamento. Ecco perché, fin dal primo vino della loro gamma, l’Extravertie, hanno delle soste sugli lieviti di almeno 4/5 anni, per proseguire sino a 6 e 7 anni per le cuvèe più complesse.
Clément ha iniziato a produrre con sistemi diversi e molto studiati in cantina: usa acciaio, vasche di cemento vetrificato, barrique di provenienza borgognona, e ha iniziato un progetto con delle ogive di gres provenienti dall’Italia per vinificare i diversi Grand Cru di proprietà in modo separato. Hanno ottenuto una certificazione HVA nel 2020 e, su alcune piccole parcelle, lavorano con i principi della biodinamica. Dal 2009 producono vini parcellari per la gamma “Perles de Terroir” che ha debuttato alla fine del 2016 con l’uscita della Cuvée “Le Fond du Bateau N.9”, che ora è arrivato al N.10. Ora si è aggiunta la cuvée “Derrière le Mont Aigu N. 12”, prodotto con le uve dell’omonima parcella.
Vini sempre eleganti, precisi, definiti e mai banali.
I due giovani fratelli ne faranno di strada. C’è da scommetterci!